Giro d’Italia 2019, Carapaz e Landa incerti sulle tattiche Movistar: “Sarà importante attaccare in salita”
Gerarchie in evoluzione in casa Movistar sulle strade del Giro d’Italia 2019. Dopo la prima settimana di gara, e soprattutto dopo la cronometro di San Marino, la formazione spagnola si trova con il suo capitano Mikel Landa distante 6’42” dalla Maglia Rosa Valerio Conti (UAE Team Emirates) e a quasi 5′ dal favorito d’obbligo Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Molto meglio sta andando il giovane compagno di squadra Richard Carapaz, che dopo aver bissato il successo ottenuto un anno fa a Montevergine si è ripetuto martedì scorso a Frascati ed è lontano 3’16” dalle insegne del primato, con un gap di oltre 3′ sul capitano designato alla partenza di Bologna. La situazione può portare a una rivisitazione delle gerarchie, ma può anche tradursi in un valore aggiunto per un team che potrebbe trovare diversi alleati, intenzionati a scalfire la leadership dello sloveno, sulla propria strada.
Durante il giorno di riposo Landa ha ammesso di aver avuto un avvio decisamente difficile, condizionato anche da una leggera forma allergica e dalla caduta in cui è rimasto coinvolto proprio verso Frascati: “Speravo di non perdere così tanto tempo, il Giro sembra essere molto duro ora. L’unico modo per cambiare questa situazione è quella di avere gambe migliori di quanto abbia avuto finora. Simon Yates (Mitchelton-Scott) e Miguel Angel Lopez (Astana) potrebbero diventare dei miei alleati, visto che anche loro devono attaccare dopo il risultato della crono. Finora la squadra ha lavorato per me come capitano, ma abbiamo visto che Richard sta andando più forte. Spero di poter ripetere quanto fatto nel 2017, quando dopo una partenza negativa sono riuscito a riscattarmi andando avanti”.
Ai microfoni di As l’ecuadoriano Carapaz ha invece confermato la fedeltà al capitano, convinto di poter diventare un’arma tattica importante: “ono contento del risultato di domenica, sento di avere una maturità che non avevo finora. Mikel, al pari di Lopez e Yates, non va escluso per il successo finale. Saranno molto forti in montagna. Io suppongo di essere qui in supporto a Landa, la chiave sarà quella di sostenersi a vicenda. Ho molta fiducia in lui e non mi deluderà. Lui è un corridore molto esperto e in una gara di tre settimane conta molto. La squadra ci dirà come muoverci”.
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